Anarchia, violenza e “borghesi mancati”

“Il furto, l’assassinio sono mezzi pericolosi e in generale poco produttivi. quando si è intelligenti e senza scrupoli si può facilmente fare la propria strada in mezzo alla borghesia. Tentino dunque di diventare borghesi col furto e con l’assassinio, s’intende, ma legali. Faranno un affare migliore. E se è vero che hanno simpatie intellettuali per l’anarchismo, si risparmieranno il dispiacere di fare del male alla causa che è cara al loro intelletto”.
Risposta di Errico Malatesta ai furti e alle violenze di Ravachol e alla banda Bonnot.

Domani riprende la rassegna quotidiana su Dagospia “E’ la stampa, monnezza”. Mai come in questi mesi di governo del Rigor Montis i grandi giornali si sono appiattiti su Palazzo Chigi e sull’Eurotower. La sovranita’ nazionale italiana – per chi ci crede, noi no – non e’ mai stata cosi’ posticcia e ingannevole. Intanto, le controriforme della Destra perbene cominciano a sortire i loro effetti. In provincia di Torino, come racconta l’edizione locale di Repubblica, in questi giorni sono arrivate le prime sei lettere di licenziamento made in Fornero. Casualmente, le sfortunte cavie sono tutte iscritte alla Fiom. Affamare e punire, sembra il loro nuovo slogan. Il nostro, per dirla con Errico Malatesta,e’ sempre stato un altro: ” Vogliamo pane, lavoro, liberta’ e scienza per tutti”.

In questi giorni tutti a farsi le pippe perche’ sulla Diaz la Cassazione non ha avuto il coraggio di cancellare la sentenza d’appello di Genova. Il capo della polizia, Manganello Manganelli, chiede scusa dopo 11 anni, ma aveva promosso e protetto tutti i condannati. Fa peggio di lui il grande capo De Gennaro. Entrambi vengono omaggiati, per quattro parole di circostanza, da articolesse rapite dei meglio pistaroli d’Italia. Fini e Scajola, per dirne un paio, l’hanno fatta franca. Come o stesso De Gennaro, che evidenteente ha molte frecce nel suo arco, se nessun politico osa attaccarlo. Se non abbiamo avuto una commissione d’inchiesta sul G8′ del resto, lo dobbiamo a Di Pietro, che fece mancare i voti dell’Idv. Intanto, zitti zitti, i caramba hanno accomagnato alla pensione il generale Ganzer, condannato in primo grado a 14 anni di galera. Anche qui, i grandi giornali si somo distinti per il lavaggio delle mani. Gli stessi giornali che si eccitano in modo infantile per ogni operazione del Ros dal nome smaccatamente fascio, come “ardire”. Che pena.